Matilde di Canossa è stata una figura storica con una vita dai risvolti quasi fiabeschi. Imparentata con le più grandi famiglie dell’Europa feudale dell’anno Mille, occupò un posto di rilievo nella politica dell’epoca segnata da grandi lotte di potere: nel 1077, infatti, nel suo castello di Canossa, ebbe luogo il celebre incontro tra l’imperatore Enrico VI e il papa Gregorio VII.
Le sue frequenti azioni di beneficenza alimentarono aneddoti leggendari sulla sua vita; uno in particolare è intimamente legato al mondo della birra e al nome dell’antichissimo monastero di Orval.
Si narra che la contessa Matilde di Canossa si fosse ritirata presso i frati di Orval in cerca di pace interiore, e, mentre era seduta sul bordo della sorgente che forniva acqua limpida e purissima al monastero, vi fece inavvertitamente cadere l’anello nuziale.
Grande fu il dolore della donna, che cominciò a pregare fervidamente la Vergine Maria affinché gliela facesse ritrovare.
Con grande stupore di Matilda, una trota emerse dalle acque porgendole con la bocca l’anello perduto; meravigliata, la contessa esclamò “questo luogo è veramente una Valle d’Oro!” che in francese si traduce “Val d’or”.
Con il passare degli anni, quest’esclamazione di stupore ha dato il nome alla celebre birra “Or Val” o Orval.
L’ineguagliabile successo dell’Orval lo deve solo a se stessa: il semplice passaparola di coloro che hanno avuto il piacere di assaggiarla fa crescere ogni anno il numero degli amanti di questa affascinante birra. Dal 1931, anno di fondazione del birrificio, nato per supportare opere caritatevoli e la comunità monastica, lo stabilimento si è ingrandito in continuazione, arrivando a produrre più di 68.000 hl all’anno.